Il
Brunello di Montalcino è uno dei vini rossi nazionali più noti al mondo, tanto da essere considerato come un autentico Sacro Graal. Ma quali sono le sue caratteristiche, la sua storia e il prezzo suggerito? Troverai tutte le informazioni utili in questo articolo!
Territorio e storia del Brunello di Montalcino
La storia del
Brunello di Montalcino è piuttosto recente, avendo avuto origine nell'
Ottocento grazie all'iniziativa di
Clemente Santi, il quale utilizzò per primo le uve di
Sangiovese Grosso, dalle quali riuscì ad ottenere un vino rosso adatto all'invecchiamento. Il territorio di produzione, invece, comprende tutte le colline comprese all'interno del
Comune di Montalcino, il cui clima mite favorisce il rigoglioso sviluppo delle piante.
Come viene prodotto il Brunello di Montalcino
Le uve necessarie alla produzione del
Brunello di Montalcino appartengono alla tipologia
Sangiovese Grosso, ma il nome non deve assolutamente trarre in inganno, dal momento che gli acini non presentano dimensioni maggiori rispetto al tradizionale Sangiovese.
La denominazione "grosso" serve per distinguerlo dal
Passerino (Sangiovese piccolo), ormai non più utilizzato. Fatta questa necessaria premessa, è giunto il momento di parlare del metodo di vinificazione e produzione di questo prestigioso vino che parte da un'accurata
selezione degli acini. La cernita viene ancora effettuata
manualmente sopra dei tappeti mobili, oppure con l'ausilio di macchinari sofisticati capaci di stabilire la perfetta integrità dell'acino, che sarà l'elemento chiave per ottenere un risultato da dieci e lode. Il segreto del
Brunello di Montalcino sta però nella lunga macerazione, nei lunghi anni di affinamento all'interno di botti in legno di rovere (il periodo minimo, secondo il disciplinare, corrisponde a quattro anni), seguiti dal riposo di diversi mesi in bottiglia.
Ogni bottiglia di prodotto deve infine essere provvista dell'apposita fascetta fornita alle aziende dal
Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, che a sua volta le sottopone a rigorosi controlli qualità. Leggi di più sul
Consorzio del Vino Brunello.
Brunello di Montalcino: caratteristiche e curiosità
Tutti i
Brunello di Montalcino vengono valutati con cadenza annuale dal
Consorzio di Tutela del Brunello di Montalcino, il quale decreta le annate migliori e assegna loro le
cinque stelle, nel caso di raggiunta eccellenza.
Negli ultimi dieci anni le migliori annate sono state quelle del
2004, del
2010 e del
2012, grazie alle condizioni meteo decisamente favorevoli. Inoltre, questo vino più invecchia e maggiore risulta la sua qualità, tanto che alcuni vini hanno un priodo di invecchiamento pari a
venti oppure addirittura
trent'anni.
Per quanto riguarda le sue caratteristiche distintive, sono da segnalare l'intensa colorazione
rosso rubino caratterizzati dai più i complessi
aromi di confettura,
caffè,
vaniglia e
frutti rossi.
La temperatura ideale per una corretta degustazione del
Brunello di Montalcino si aggira intorno ai
18° C.
Esso, oltre a essere perfetto come vino da meditazione, si sposa alla perfezione con i
primi piatti sostanziosi,
formaggi medio stagionati e secondi a base di carne come
brasati,
stracotti e
arrosti.
In accompagnamento ai dei dessert, conviene optare per dei
biscotti ai mirtilli.
Il calice ideale dove degustarlo, è sicuramente quello a
tulipano largo, poiché, grazie alla presenza della stretta bocca, è in grado di
intrappolare gli aromi nel modo corretto e di facilitarne la salita in direzione della base ampia. La svasatura terminale posta sulla parte superiore consente inoltre di veicolare il vino sulla punta della lingua, in modo che le papille gustative abbiano modo di percepire tutti i sapori, specialmente quelli dolci.
Brunello di Montalcino quotazione
La quotazione del
Brunello di Montalcino viene solitamente stabilità dall’omonimo Consorzio, nato nel 1967. Essa è determinata principalmente da quattro fattori: l’
anno di vendemmia, che può variare di anno in anno a seconda delle condizioni meteo e del clima, l’
azienda produttrice, lo
stato di conservazione, poiché un vino conservato in un unico luogo riduce drasticamente il rischio di danneggiare le proprietà organolettiche, evitandogli di subire shock termici, e la
rarità, infatti, più un vino è difficile da trovare, più il suo valore si alza.
Brunello di Montalcino prezzo suggerito
Il prezzo di una bottiglia di
Brunello di Montalcino può variare in base alle annate e alla cantina di provenienza. Un buon prodotto ha un costo pari ai
trenta-trentacinque euro, ma se si opta per un articolo con numerosi anni di invecchiamento alle spalle, si parla anche di
migliaia di euro.
Per tale ragione può essere considerato un
bene d'investimento a tutti gli effetti.
Qualora si desideri consumarne un solo calice, per esempio al ristorante oppure all'interno di un'enoteca, si può spendere circa dagli
otto ai dieci euro a bicchiere.
Come conservare il Brunello di Montalcino
La conservazione perfetta del
Brunello di Montalcino richiede diversi accorgimenti, senza i quali le preziose caratteristiche organolettiche andrebbero perse. Pertanto, se si desidera mantenere intatta la propria bottiglia, bisogna adottare alcuni accorgimenti:
- Mantenere la bottiglia a una
temperatura costante compresa tra i 16° C e i 20° C, in modo da scongiurare spiacevoli espansioni del
sughero e del
vetro;
- Mantenere la bottiglia in posizione
coricata per far sì che la parte finale del tappo in sughero resti sempre
umida, evitando in questo modo l'
essiccamento che ne andrebbe a causare il ritiro con il conseguente ingresso dell'
ossigeno;
- Tenere la bottiglia
lontana da fondi di calore e
luce diretta. A tal proposito si rivelano utili le
custodie realizzate in velluto scuro;
- Tenere la bottiglia
lontano da odori forti, per esempio olii, plastiche, pneumatici, formaggi e salumi.
Se sei interessato a degustare il Brunello di Montalcino direttamente nel suo luogo di produzione, leggi anche l'articolo
Degustazioni del Brunello di Montalcino: 10 cantine storiche da visitare.
Per scoprire altre curiosità sul Brunello e sul suo territorio di provenienza, visita
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